A prescindere -nel rispetto dell’intelligenza di chi legge- da ogni considerazione nel merito, analizziamo questa dichiarazione di Silvio Berlusconi a margine dell’affaire Feltri-Boffo:
Dalle agenzie di stampa del 4 settembre 2009:
Al termine della visita al Comando Operativo Interforze all’aeroporto romano di Centocelle il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha risposto così ai giornalisti che lo hanno avvicinato interpellandolo sulle dimissioni del direttore dell’Avvenire Dino Boffo.
”Credo che possiate leggere sui giornali di oggi tutto il contrario della realtà – ha spiegato il premier – abbeveratevi della disinformazione di cui siete protagonisti”.
Qui il nostro ha dimostrato tutta la sua abilità nel dribblare l’avversario, con un autentico colpo d’ala che ne fa un vero genio della comunicazione. Se chi ha ascoltato queste parole fosse qualcuno appena sbarcato da Marte non crederebbe né ora né mai cha a pronunciarle sia stato il vero padrone e fondatore del maggior network televisivo e del giornale che ha scatenato il putiferio di questi giorni.
Ma quello che è giusto è giusto, bisogna riconoscerlo: come San Francesco, anche lui sa come parlare alle bestie e farsi intendere da loro.
C’è da osservare, tuttavia, che rispetto al Santo, egli ha una marcia in più: quando parla agli uccelli è capace di farlo in modo selettivo.
Mentre San Francesco, infatti, si rivolgeva indistintamente a tutti i volatili, egli distingue fra uccello e uccello. Lui sceglie solo merli, allocchi e galline. Evidentemente spera, in questo modo, di fare il pieno di voti, anche cattolici, alle prossime elezioni.
Non sarà perché pensa (e magari qualcuno glielo ha permesso) che Chiesa Italiana sia un pollaio?
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